Disturbi dell’Apprendimento: l’importanza di una diagnosi precoce

Perché non riesco a leggere velocemente come gli altri?

Perché se penso a un concetto non riesco a esprimerlo come vorrei?

Perché l’insegnante mi punisce se la mia grafia non è leggibile?

Perché non riesco a imparare le tabelline a memoria?

 

Ad oggi queste domande hanno una risposta: potrebbe trattarsi di un Disturbo dell’Apprendimento.

Secondo i dati del governo circa il 5.3% degli alunni ha un Disturbo dell’Apprendimento, più di 300mila studenti.

Questi valori sono aumentati sempre di più con gli anni, non perché siano aumentate le persone con disturbi, ma perché c’è più consapevolezza.

Basti pensare che erano disturbi di cui non si era a conoscenza prima degli anni 2000, tanto che molti adulti lo stanno riscoprendo soltanto adesso, grazie alle campagne che vengono fatte con le quali vengono svelati i sintomi.

Col tempo abbiamo imparato a conoscere questi disturbi, a valutarli, a trattarli.

Le scuole mettono a disposizione strumenti compensativi e dispensativi, grazie ai quali gli alunni possono affrontare studio, verifiche, interrogazioni, nella maniera più serena possibile. I terapisti aiutano bambini, ragazzi, adulti, a riconoscere questi disturbi, a trovare le strategie che meglio si adattano alla persona e a superare gli eventuali ostacoli.

Persone che soffrivano di questi disturbi senza esserne a conoscenza, si sono a volte private del piacere di fare il percorso formativo o il lavoro dei propri sogni.

Una persona dislessica potrebbe essersi privata del sogno di fare l’attrice, perché la lettura del copione e il parlare in pubblico la mandava in crisi.

Una persona discalculica potrebbe essersi privata del suo sogno di diventare ingegnere, perché la matematica la spaventava.

Una persona disortografica potrebbe essersi privata del suo sogno di fare la giornalista, perché commettere troppi errori nella stesura di un articolo la imbarazzava.

Oggi fortunatamente non è più così: i disturbi dell’apprendimento non sono più un ostacolo sconosciuto.

Infatti, se c’è una pronta diagnosi e una giusta assistenza, possiamo riuscire a fare cose inimmaginabili, con passione, desiderio e tenacia.

Questo è quello che ci viene dimostrato anche da Barbascura, un divulgatore scientifico noto soprattutto per i suoi contenuti su YouTube.

Chi conosce lui e questa tipologia di mestiere, sa che dietro questo lavoro c’è molto studio: lettura di articoli, scrittura e interpretazione di copioni, cose che potrebbero spaventare una persona dislessica.

Nel video, che linkiamo di seguito, Barbascura ci racconta com’è stata la sua esperienza e come ha fatto ad arrivare fin qui.

Ci sono tantissime persone nel mondo dello spettacolo che hanno dichiarato di essere dislessiche (Jennifer Aniston, Orlando Bloom, Tom Cruise, Keira Knightley, Sylvester Stallone, Mika,… per citarne alcuni): poter parlare al loro pubblico delle proprie difficoltà, ha reso l’argomento alla portata di tutti togliendolo dalla lista dei “tabù” e inserendolo in quella delle cose di cui è necessario creare narrazione senza paura.

Buona visione!

Francesca